VICARIATO APOSTOLICO DI TUNISI (1843-1881)
Monsignor Sutter, Cappuccino italiano, Vescovo titolare di Rosalia, viene nominato Vicario Apostolico. In quel tempo esistevano in Tunisia 4 parrocchie (S. Croce a Tunisi, La goulette, Sousse, Sfax). Ne verranno create altre 5: Biserta, Porto Farina, Monastir, Mahdia, Djerba.La soppressione della corsa nel 1830, per imposizione delle Potenze europee, aveva segnato una svolta nella storia della popolazione cristiana di Tunisia. Sicurezza nei commerci marittimi, una vita confortevole per coloro che vi si stabilivano : ecco le due cause principali dello sviluppo delle colonie europee nel sec. XIX. Gli Italiani (10.000) venivano da Tabarka, dove era esistita una colonia genovese poi ridotta in schiavitù, oppure erano patrioti in esilio o ancora contadini meridionali che trovavano lavoro. I 6000 Maltesi avevano abbandonato la loro patria sovrappopolata. La colonia francese (alcune centinaia di persone) era sempre costituita da commercianti stabilitisi a Tunisi da diverse generazioni. La colonia greca (alcune centinaia) si era accresciuta grazie all’emigrazione dall’Asia Minore o dalle isole dell’Egeo. Vi erano infine alcuni Inglesi, Austriaci, Spagnoli. (cfr pianta del quartiere europeo di Tunisi verso il 1881). – Opere ecclesiali : assistenza religiosa a cura dei Cappuccini- Scuole : Suore di S. Giuseppe (1840), Padre Bourgade (1845), Fratelli delle Scuole Cristiane (1855), Padri Bianchi (1875).- Ospedali : Padre Bourgade e Suore di S. Giuseppe (1843).- Dispensari : Suore di S. Giuseppe.
(cfr Schema della popolazione di Tunisi durante il sec. XIX).
VICARIATO APOSTOLICO DI TUNISIA (1881-1884)
Il 12 maggio 1881 il Trattato del Bardo stabilisce il Protettorato della Francia sulla Tunisia. Il 28 maggio, Mons. Charles-Allemand Lavigerie, già Vescovo di Nancy e all’epoca Arcivescovo d’Algeri, succede a Mons. Sutter come Amministratore Apostolico. Per quanto riguarda la popolazione europea, si accrebbe il numero non solo dei Francesi, ma anche degli Italiani, dei maltesi e delle altre colonie europee. Il passaggio della Tunisia sotto l’autorità francese garantiva una certa sicurezza : fu cosí che affluirono emigranti provenienti un po’ dappertutto, con la speranza di trovare un lavoro che permettesse di vivere o un nuovo campo d’azione per la propria imprenditorialità. In risposta ai bisogni della popolazione cristiana vennero create parrocchie a Aïn Draham, Tabarka, Le Kef, Beja, Cartagine, La Marsa, Tunisi (Cattedrale), Kairouan, Gafsa, Gabès. Alcune Congregazioni religiose dedite all’educazione ed alle opere caritative giungono in Tunisia : Piccole Sorelle dei Poveri, Suore di N.S. di Sion, Suore del Buon Soccorso, Suore Bianche, Marianisti ed anche le Carmelitane contemplative. Il 16 aprile 1882 Mons. Lavigerie viene creato Cardinale
ARCIDIOCESE DI CARTAGINE (1884-1892)
Il 10 novembre 1884, il Vicariato Apostolico di Tunisia è eretto ad Arcidiocesi regolare. Il 4 dicembre, il Card. Lavigerie viene nominato Arcivescovo di Cartagine. Continua la creazione di nuove parrocchie : Enfidaville, Nabeul-Hammamet, Souk-el-Arba, Sainte Marie du Zit et Khanguet. Le Francescane Missionarie di Maria arrivano nel 1885 : daranno vita a numerose opere (dispensari, laboratori, scuole…), ma la ragione prima per la quale sono state chiamate, è che si tratta di una Congregazione di Adoratrici dell’Eucarestia. Vengono aperti il Seminario Minore e Maggiore. Il giorno dell’Ascensione del 1890viene consacrata la Basilica primaziale di Cartagine. Dopo tre giorni viene posta la prima pietra della Cattedrale di Tunisi, quindi si tiene un Concilio diocesano fino al 18 giugno. A Pentecoste 1892 la Diocesi viene suddivisa in tre settori : Cartagine, Tunisi e Sfax, aventi ognuna il proprio Vescovo. Il 24 novembre 1892, il Cardinal Lavigerie muore ad Algeri all’età di 67 anni. La sua spoglia mortale viene deposta nella cripta della Basilica di Cartagine, quindi trasportata alla Casa generalizia dei Padri Bianchi.
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